Esistono effetti collaterali del massaggio?
Una recente esperienza con una cliente mi ha fatto decidere di affrontare questa tematica che credo possa interessare almeno il 10% delle persone che decidono di sottoporsi ad un trattamento di benessere.
Parlo di questa percentuale in quanto in base ad una statistica rilevata sul web almeno il 10% lamenta un piccolo disturbo, qualche piccolo indolenzimento muscolare o articolare o almeno una lieve sensazione di spossatezza.
Non spaventatevi: è un effetto assolutamente normale così come lo è quel dolore che ci assale quando non impegniamo regolarmente muscoli , articolazioni e ossa da diverso tempo e riprendiamo un'attività dinamica del nostro corpo. Questo non significa che l'allenamento che abbiamo intrapreso (senza entrare nel merito di cosa e con quale competenza) ci abbia fatto male ma, anzi, è l'inizio del ri-equilibrio del nostro sistema corpo/mente verso una maggiore consapevolezza della nostra struttura ed un suo potenziamento. Inoltre qualche indolenzimento o piccola rigidità possono far parte del processo di guarigione messo in atto dal trattamento stesso.
Il massaggio dona molteplici effetti positivi: rilassamento, riequilibrio, auto guarigione, maggiore tonicità, sensazione di centratura, maggiore irrorazione sanguigna, aumento della propriocezione, aumento elasticità tessuto connettivo, emissione di sostanze rilassanti (endorfine, serotonina, ossitocina) ed espulsione di tossine presenti nel corpo ed alcuni effetti che potremmo definire collaterali e per niente preoccupanti come un lieve abbassamento della pressione ed alcuni piccoli dolori, come dicevo.
Possiamo aiutarci a "smaltire" questi effetti bevendo un po' di più del solito per espellere le tossine, riposando con un sonno regolare di almeno 8 ore, con un'alimentazione leggera e ricca ma non pesante, una doccia calda o un bagno con sali, con alcuni esercizi morbidi di stretching, con una meditazione o esercizi di respirazione consapevole.
Ovviamente è necessario escludere alcune categorie di persone a cui è controindicato un massaggio (a meno che non sia stato approvato dal suo medico curante) e ne cito solo alcune:
- persone con presenza di neoplasie
- stati infiammatori sistemici o topici (specie se in fase acuta)
- persone ipotese
- donne in gravidanza (soprattutto nei primi e ultimi mesi); nello specifico alcune parti non vanno mai massaggiate come la zona addominale lombo-sacrale mentre altre non hanno problemi, come le gambe, la cervicale e le braccia
- presenza di lesioni sulla pelle o nei particolari, capillari fragili, vene varicose ecc (in questi casi, a seconda del contesto si può valutare se procedere escludendo le parti o essendo molto leggeri e delicati, ad esempio per i capillari)
- stato di alterazione psichica che pregiudica i benefici del trattamento (ansia, respiro affannoso, ecc)
Al di là della professionalità dell'operatore che dipende molto sia dalla tecnica che dalla serietà e presenza delle persona nel "trattare" i suoi clienti, credo che molto possa dipendere della tipologia di massaggio. Esistono infatti molti tipi di trattamento che incidono più o meno profondamente su parti del nostro corpo e situazioni di contesto personale del cliente che influiscono su questa casistica. Esistono altri tipi di trattamento che, invece, sono solo energetici e rilassanti ed il tocco è talmente lieve da risultare quasi inesistente, quindi va valutato la situazione.
Entrando nel merito del tipo di trattamento, alcuni tipi sono relativamente dolci e piacevoli al tatto perché nati per dare soprattutto una piacevole sensazione di accoglienza e relax e liberare dallo stress: il massaggio connettivale, il linfodrenaggio metodo Vodder, il mes, il body balancing bio dinamico, il metodo Trager ecc ecc
Altre tecniche tendono ad entrare più in profondità andando a lavorare sugli strati più interni del corpo come lo parte miofasciale che interessa la fascia che riveste i muscoli ( miofasciale, rebalancing , rolfing) oppure prettamente muscolare come il tradizionale massaggio sportivo, oppure interessano varie parti del corpo in modo più intenso (decontratturante, shiatsu, tuina, massaggio Thai tradizionale ecc ecc).
Le motivazioni per cui si sceglie un tipo di trattamento sono diverse ma sono da ricercare fondamentalmente sull'obiettivo che il cliente si da per risolvere un problema, migliorare la sua postura, rilassare muscoli contratti da uno sforzo, come per uno sportivo o ancora altro per rilasciare blocchi emozionali rimasti nel corpo, oppure semplicemente per rilassarsi.
Un aspetto di notevole importanza per evitare di scegliere il tipo di trattamento errato è, a mio parere, l'ascolto attivo del cliente e domande mirate per comprendere gli obiettivi della persona ed i limiti imposti da eventuali disturbi, patologie, traumi ed altro.
Occorre quindi spendere tempo da parte del massaggiatore per conoscere bene il cliente ascoltandolo e facendo le giuste domande e segnare questi dati in una scheda informativa.
Siamo tutti unici ed irripetibili e quindi abbiamo diversi gusti e soglie del dolore diverse, quindi ad una persona può piacere un massaggio dolce e rilassante come ad un'altra lo stesso può rappresentare un fastidio o una perdita di tempo. Come dicevo dipende dall'obiettivo che ci diamo e dalla nostra percezione.
Comunque sia se il trattamento è stato fatto a regola d'arte ed il ricevente non ha particolari problemi (anche a sua insaputa) normalmente questi piccoli fastidi e spossatezze si risolvono nel giro di 24 o massimo 36 ore dal trattamento. In caso contrario consiglio di contattare il proprio massaggiatore e se i dolori fossero forti e interessassero parti importanti come schiena e cervicale contattate il vostro medico, ovviamente.
Spero si esservi stato utile.