Portoni che si chiudono: una nuova vita
Ci sono certe giornate nella vita in cui ti sembra di aver girato un angolo, essere arrivato ad una delle vette, svoltato e cambiato strada e ti senti incredibilmente euforico.
Una sensazione simile mi ricorda quando il bambino che è in me , tanti anni fa, si alzava la mattina di natale attendendo i doni lasciati da Gesù bambino...
Poi una volta aperti i pacchi e provato i nuovi giocattoli, ritornava quella sensazione di perdita del nuovo e sembrava tutto come prima: l'euforia era finita e si ritornava al tran tran di tutti i giorni, bisognava aspettare un anno.
Questa volta no.
Ho preso una svolta chiudendo un portone grosso grosso ma i giochi iniziano ora e dureranno un po di più del nuovo giocattolo.
Si perché dopo 31 anni da dipendente ora ho scelto una strada diversa: quella di gestire il mio tempo e le mie energie verso qualcosa di nuovo, di mio.
Non sarà tutto rosa e fiori e neanche lacrime e sangue.
Come al solito e come a me piace la via di mezzo sarà il mio modo.
Sono pronto a buttarmi in una nuova avventura e sono lieto di condividere con tutti voi i miei sentimenti.
Adesso inizia un breve periodo cosiddetto "sabbatico" in cui riunirò le mie forze e mi metterò ad investire portando altro fieno in cascina, come formazione, energie nuove ed esperienze, in modo da poi fornire l'offerta migliore per i miei clienti.
E' stato difficile salutare persone con cui lavoravo da 20 anni come fosse niente. Avevo nel cuore un pianto ma sorridevo perché l'euforia della nuova vita mi infondeva una felicità nuova, come non avevo mai sentito.
Era strano provare due cose così incredibilmente opposte nello stesso tempo.
Ringrazio tutti i miei validi collaboratori che hanno contribuito a creare ottimi risultati anche quando non era facile per niente e li ringrazio soprattutto dal punto di vista umano e non solo professionale.
E quindi eccomi qui.
Alla prossima porta, svolta, cima, pietra, fosso...a qualsiasi cosa sarà ma che avrò creato io.
Con una nuova gioia nel cuore.
Grazie.